sabato 3 settembre 2011

Perché un altro blog (contemporaneo)

Forse è bene che torni sulla questione sulle necessità che mi hanno portato ad aprire questo blog:

diciamo subito che sono circa quattro anni che frequento la blogosfera in modo attivo, in questi quattro anni ho tenuto due blog, uno su Splinder e l'altro su Blogger. Il primo dove esercitavo la (ig)nobile arte del DADA e il secondo dove esercitavo il molto meno interessante sfogo personale. In modo diverso sono stati entrambi importanti per me, innanzitutto perché mi hanno messo in contatto con persone con cui ho stretto un bel rapporto di amicizia anche fuori dalla rete, in secondo luogo perché sono stati dei raccoglitori d'idee e sensazioni che hanno seguito in un certo senso la mia crescita come persona. Ma ora sento che per me è finito un periodo di cupo autoreferenzialismo, e a ventitré anni ,forse, è arrivato il momento di guardarsi intorno in modo più costruttivo. Ciò non toglie che le mie passioni sono una strana miscela di post-strutturalismo e kitsch sfrontato. Bene, ne sono cosciente, e in fondo non è poi così male... Ho aggiunto una serie di immagini nella parte destra, con i link di riferimento agli artisti, che testimoniano il mio gusto per la Lowbrow Art e il Pop surrealismo. Mi piacciono queste correnti, le sento molto vitali e connesse sia con i movimenti underground-punk, e ricettive nei confronti di una certa tradizione artistica, fantastica, soprattutto. Magari dedicherò un post più specifico a riguardo...

Che cos'è un "contemporaneo"? Uno che ci piacerebbe ammazzare, senza sapere bene come.

La citazione di Cioran è fulminante, come suo solito, sottilmente malefica. Particolare anche il fatto che nella domanda sostituisca il 'chi' con il 'cosa', il dasein vs. il feticcio. Crisi del soggetto, ,strano Odradek con cui il contemporaneo deve con-frontarsi. Melanconia, sole nero del contemporaneo. Istinto omicida verso il prossimo nostro contemporaneo Altro. Imbarazzo nel non riuscire a compiere quel gesto, perché chi legge è sempre contemporaneo - chi scrive invece può, anzi è, sempre già morto - chi legge è sempre imbarazzato nel trovarsi davanti alla domanda senza risposta dell'Autore. Ma la risposta Cioran ce la dà, ce la dà per assurdo. Come è assurdo l'aspirante suicida che rinuncia al suo gesto per mancanza d'idee, precisamente idee sulla tecnica da impiegare per finirsi. La scrittura si può situare per lo stesso dilemma: voglio scrivere, essere contemporanea, ma senza sapere bene come, cosa scrivere. Scrivo sul mio essere inscritto in questo blog. Scrivo per nome e in grazia di Musidora.


1 commento:

  1. wow!!=)

    Il tuo blog prende forma!!

    Ci ho messo un po' a trovarlo... ora vedo di appiccicarlo bene sulla mia colonnina del mio blog!!
    ma l'altro l'hai privatizzato che nn riesco più ad entrare?

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