giovedì 1 settembre 2011

Ancora libri

12/08/011

Oggi ho comprato altri libri su ibs, in questo periodo sono compulsiva aiuto! Però devo dire che sono soddisfattissima della scelta di ogni singolo volume, tra cui 'Il secolo' e 'Il corpo dell'artista' che avevo già avuto modo di leggere-consultare, ma ho deciso di prendere perchè li ritengo dei libri che forniscono ottimi strumenti di pensiero su concetti che mi trovo spesso ad affrontare: la storia come succedersi d'idee legate all'arte, al corpo, alla produzione artistica ecc... Mentre il libro su Deleuze l'ho preso più per diletto, primo perchè in questo periodo sto approfondendo il suo pensiero, secondo perchè edito dalla Shake casa editrice da me molto apprezzata, terzo perchè era in sconto al 50%. Soldi spesi bene insomma! :)



Gilles Deleuze popfilosofo, Massimiliano Guareschi, Shake.

Gilles Deleuze è forse l'ultimo classico della filosofia del Novecento. La sua opera tuttavia non interessa solo i filosofi. Alcuni dei concetti deleuziani più fortunati, come differenza, divenire, desiderio, molteplicità e nomadismo, circolano da qualche decennio nei più diversi ambiti, dall'arte all'underground, dal pensiero femminile ai movimenti. A fronte di tale crescente interesse, il volume di Massimiliano Guareschi si propone di fornire un'introduzione, una via di accesso al pensiero deleuziano, esplicitamente pensata per i non specialisti di cose filosofiche, per coloro che pur avvertendo il fascino di una delle più anticipatorie avventure concettuali del nostro tempo non sono riusciti, per varie ragioni, ad affrontare direttamente i testi dell'autore francese.

Il corpo dell'artista, a cura di Tracey Warr, Phaidon.

Un'analisi sull'uso crescente del corpo dell'artista come soggetto e materia di opere d'arte. Uno studio sulla nscita di nuove forme d'espressione come la body art, l'happening, la performance e altri tipi di arte dal vivo. Il volume raccoglie più di 250 immagini che delineano la storia in grande parte sconosciuta di queste opere d'arte talvolta davvero controverse. Introduzione di Amelia Jones.


Il secolo, Alain Badiou, Feltrinelli.

Il libro, pubblicato in Francia nel 2005, nasce da un ciclo di conferenze tenute da Alain Badiou nel triennio 1998-2001 su invito del Collège international de philosophie e dedicate al ventesimo secolo. Come impostare la riflessione su un secolo che, di volta in volta, viene definito il secolo totalitario, il secolo sovietico, il secolo liberale? Il problema, concettualmente, non è scegliere un tipo di unità obiettiva o storica (l'epopea comunista, o il male radicale, o la democrazia trionfante...), il punto non è ciò che è successo nel secolo, bensì ciò che vi si è pensato.Che cosa viene pensato, dunque, dagli uomini di questo secolo che non sia soltanto la prosecuzione di un pensiero anteriore?

Millepiani (05/08/011)



Il mio oggetto del desiderio, questo libro, o forse dovrei chiamarlo momumento del pensiero decostruzionista, antagonista, anarco-filosofico dell'era postmoderna:


Ho a casa altri libri di Deleuze che ancora non ho letto nel modo dovuto, ma mi sembrano meno appetibili rispetto a Millepiani; non so descrivere il fascino che mi esercita, il magnetismo che mi ha spinto a prendere ieri in Feltrinelli - dopo una mattinata passata comunque sui libri in biblioteca e università - questo oggetto da più di 600 pagine così pregno di significato nelle mie mani, le mie mani attaccate alle mie braccia unite al mio corpo - dolorante per il peso di uno zaino viola contenente troppi beni essenziali (tra cui la rivista di Fikafutura by Shake edizioni). Seduta sulla sedia di cartone della Feltrinelli mi sono messa a leggere il piano del Corpo Senza Organi, e ho capito, ho capito finalmente la tirannia dell'organismo-stato concettualizzato da Artaud, di cui purtroppo è rimasto schiacciato nella demenza di un pensiero troppo radicale. Non è mia intenzione in questa sede parlare di capitalismo e schizofrenia solo elaborare impressioni, sperimentare il pensiero che dal mio corpo avanza.
Non l'ho comprato, non avevo abbastanza $ c'era anche quello zainetto a fiori da Accessorize che sarebbe stato il degno contenitore di tutti quei piani impaginati dopo oltre trent'anni dalla prima edizione: 1980 - 2011. Ho le vertigini. Leggere e metabolizzare concetti così densi mi spossa e mi esalta più di un coito.

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