martedì 31 gennaio 2012

L'Ombelico di Alvise


20 febbraio ore 21.30
Arci Cicco Simonetta, Milano

L’OMBELICO DI ALVISE
di Claudia Porta
regia Luca Ligato
con Alessia Bedini e Stefano Pirovano

Alvise e Gala, tutti i loro amici sono concordi nel dire che non può’ esistere l’uno senza l’altro. Due mondi imprescindibili eppure tanto diversi. Il primo, dolce, sensibile eppure tanto timido, la seconda, sola, disperata con un’incredibile voglia di sentirsi desiderata.
Se si pronuncia il loro nome tutto insieme, AlviseeGala, in un unico fiato, è come una formula magica pronta a donare alle loro vita un senso assoluto e indescrivibile, una chiave per universi sconosciuti, come quello che si nasconde dentro l’ombelico di Alvise.

L’ombelico di Alvise, la storia di un amore e del suo ombelico, pronto ad accogliere tutto quello che di meraviglioso c’è nella vita. Una piece, soave e malinconica di due individui in cerca del loro posto nel mondo che non può essere che dentro l’altro.


mercoledì 4 gennaio 2012

Vorrei tanto aver avuto come insegnante Deleuze

Che vuol dire amare qualcuno? Coglierlo in una massa, estrarlo dal gruppo, anche ristretto, a cui partecipa, non fosse che per il tramite della sua famiglia o di qualche altro elemento. E poi cercare le sue mute, le molteplicità che racchiude in se stesso, che sono forse di tutt’altra natura. Congiungerle alle mie, farle penetrare nelle mie e penetrare nelle sue. Nozze celesti, molteplicità di molteplicità. Non esiste amore che non sia esercizio di spersonalizzazione su un Corpo senza Organi da formare. Al punto più alto di questa spersonalizzazione qualcuno può essere nominato, può ricevere il suo cognome o nome e acquistare la più intensa dicernibilità nell’apprensione dei molteplici che gli appartengono e ai quali egli appartiene.
Gilles Deleuze - Félix Guattari, Mille piani p. 83


Questo è amore.