giovedì 8 marzo 2018

Non sono una donna

Non sono una donna, sono dinamite.

Sono una vagina parlante che ride e sentenzia nel senso che non vivo altrimenti se non il corpo festoso che mi appartiene, Ribolla Gialla, torte salate, è un talento per l'inessenzialale quello che mi contraddistingue. Il cibo è la mia droga, io sono una serenissima drogata di cibo e attenzioni, è l'ansia definitoria che mi anima e serve a darmi il La, come Laura, come la Laurea che sto per conseguire al crepuscolo dei 27 anni. Ho ancora vent'anni, ho ancora speranza. Finché c'è droga c'è speranza, finché ci sono sigarette e cibo e sesso c'è speranza. Sono attiva nell'indire il giorno della donna che sono e divento. Diventare un corpo felice, è questo che anelo. Diventare parte del congresso familiare del sinodo umano che dice di alzarsi la mattina e fare cose. Cose, da fare, da sperare, le cose e i corpi e i nomi che custodisco sono importanti. Non mi tradirò mai.