Mamma mi diceva sempre che la vera eleganza è nella
semplicità, che la vera bellezza è nelle piccole cose di ogni giorno: un
sorriso sincero, il profumo di pulito, trovare pronto in tavola, fare una
passeggiata al parco, sentire per telefono un’amica, un bel film da guardare
insieme, dormire fino a tardi la mattina… Sono queste le cose che amava
spontaneamente, perché Luisa è una persona spontanea, senza filtri, molto
istintiva e a tratti irritante, e per questo non ci capivamo, perché io sono
diversa: io sono complicata e riflessiva, lei era solare e generosa, ma poi
quando le persone mi dicono che le assomiglio sono felice, spero e voglio
davvero assomigliarle in quelle qualità che aveva e non le ho mai abbastanza riconosciuto
perché persa nel mio mondo. La verità è che adesso senza di lei mi sento
davvero persa, perché lei era il mio mondo. È la persona che ha dato forma al
mondo come l’ho conosciuto e mi ha incoraggiato a esplorare con le mie
passioni, la passione delle parole. Ma tutte le parole che ho non basteranno
mai per dire quanto immensamente ci ha amato, a me, e a mio papà, Luigi. Il suo
era un amore puro, semplice, incondizionato, che non ha mai chiesto niente in
cambio, se non la soddisfazione di farci stare bene. È dentro la sua grazia che
nasce il mio dolore, così come la mia forza. Mamma rendimi forte, guardami,
guardami, guardami. Io sono qui, ti voglio bene, ma tu di più. Sempre di più. Sei
insostituibile. Insegnami, ti prego, che la vita è bella e va vissuta, e io ti
prometto che la vivrò, anche per te, semplicemente; così: nella durata del
ricordo, che è speranza di sentire ancora la tua voce, di ritrovarti in cielo
accanto a me, e vederti sorridere di nuovo.
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