giovedì 13 marzo 2014

L'amore di Fedra


FEDRA: Ti amo.

Silenzio

IPPOLITO: Perché?

FEDRA: Sei difficile. Volubile, cinico, amaro, grasso, decadente, sfatto. Stai a letto tutto il giorno e guardi la Tv tutta la notte, barcolli qua e là per la casa con gli occhi assonnati e senza un pensiero per nessuno. Soffri. Ti adoro.

IPPOLITO: Non è sensato.

FEDRA: Nemmeno l’amore.

Ippolito e Fedra si guardano in silenzio.
Lui ritorna alla televisione e alla macchinina.

FEDRA: Hai mai pensato di scopare con me?

IPPOLITO: Io penso di scopare con tutti.

FEDRA: Ti farebbe felice?

IPPOLITO: Non è la parola giusta.

FEDRA: No, ma –
Ti piacerebbe?

IPPOLITO: No. Non mi piace mai.

FEDRA: Allora che lo fai a fare?

IPPOLITO: La vita è troppo lunga.

FEDRA: Io penso che ti piacerebbe. Con me.

IPPOLITO: C’è gente a cui piace, credo. Quella roba lì. Avere una vita.

FEDRA: Anche tu hai una vita.

IPPOLITO: No. Io riempio le giornate. Aspetto.

FEDRA: Cosa?

IPPOLITO: Non lo so. Che succeda qualcosa.

FEDRA: Qualcosa sta succedendo.

IPPOLITO: Non succede mai nulla.

FEDRA: Ora sì.

IPPOLITO: Fino ad oggi no. Riempio le giornate di schifezze. Di robaccia, di schegge, mozziconi, vivacchio, Cristo infame.

FEDRA: Riempile di me.

IPPOLITO: C’è gente così. Gente che non scandisce il tempo, lo vive. Felice. Con il suo amore. Io la odio.

FEDRA: Perché?

IPPOLITO: Fa buio grazie a Dio il giorno è quasi finito.
(Un lungo silenzio)
Se scopiamo non ci parleremo mai più.

FEDRA: Io non sono fatta così.

IPPOLITO: Io sì.

FEDRA: Io no.

IPPOLITO: Vedrai.

Si guardano

Sarah Kane, L'amore di Fedra

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